Rioni Solidali
Comitati per una cittadinanza attiva capace di valorizzare la vita sociale ed economica nei Rioni e nelle Contrade
METODO:
i cittadini/consumatori contribuiscono, concretamente e in prima persona, alla risoluzione delle tematiche sociali, economiche ed ambientali che gravano sulla comunità, perseguendo una partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica.
STRUMENTI (a cura dei residenti e dei comitati Rioni Solidali):
– Feste di Vicinato: eventi utili a procurare cordialità e conoscenza fra condomini e vicini, in genere;
– Animatori di Rione per realizzare attività di aggregazione (per bambini e per anziani, in particolare);
– Mediatori di Rione per dirimere controversie tra vicini in modo extragiudiziale, salvaguardando i buoni rapporti di vicinato e alleggerendo la mole di lavoro presso i tribunali (la maggior parte dei procedimenti, in corso presso le aule giudiziarie italiane, riguarda controversie tra vicini);
– Assistenti Rionali: assistenza (nel controllo, nella manutenzione e nella pulizia) di porzioni di strade, di marciapiedi e di aiuole (a cura dei residenti più prossimi), nell’affiancare gli operatori istituzionali destinati a quei compiti, coinvolgendo pensionati e altri volenterosi;
– Baratto&Sbarazzo Rionale (banca degli oggetti da disfarsi e per lo scambio di tempo tra le persone, in ambito rionale) per organizzare l’incontro tra i bisogni e le disponibilità dei residenti che si scambiano alcune prestazione di tempo (attività di baby-sitteraggio, di piccoli aggiusti, di lezioni private, ecc.) o che si concedono oggetti che andrebbero alla discarica;
– Mercatini Rionali dell’EcoVicinanza (agroalimentari e artigianali) e dell’usato (per consentire lo scambio, tra i residenti, di beni da disfarsi), organizzati da negozianti e residenti del rione.
STRUMENTI (a cura dell’amministrazione pubblica):
– Isole Pedonali Rionali, pedonalizzando, valorizzandole, strade minori, in ogni rione; ciò consentirebbe luoghi di aggregazione che potrebbero attirare cittadini anche da altri quartieri, andando a perseguire una mobilità turistica intraurbana;
– Sedi Rionali Amministrative: punti di ascolto e di interfaccia tra residenti e amministrazione pubblica (disbrigo pratiche amministrative).
OBIETTIVI:
– valorizzare la vita di rione e di contrada, creando occasioni di aggregazione e di condivisione tra i residenti;
– realizzare la mobilità corta (riducendo la necessità dei mezzi di trasporto), comprando nei negozi di quartiere e interfacciandosi con la pubblica amministrazione tramite le sedi rionali amministrative;
– realizzare la filiera corta dei consumi, dal rivenditore al residente rionale;
– fare in modo che i luoghi pubblici, invece che terra di nessuno, diventino spazi condivisi.
Che bello sarebbe vivere in un Rione Solidale!
Il progetto della Rete Arcobaleno Benevento, mira a valorizzare la vita di quartiere, generando qualità di vita e producendo condivisione e aggregazione tra i residenti.
Se avessi abitato in un Rione Solidale probabilmente la diatriba col vicino non sarebbe arrivata in tribunale, con grande stress accumulato, spese sostenute ed impegni. Alla fine ci hanno guadagnato, come sempre, solo gli avvocati. Una delle figure, infatti, previste dall’iniziativa “Rioni Solidali”, comitato per la valorizzazione sociale ed economica dei rioni e delle contrade, è il “Mediatore Rionale”. Una figura preposta a dirimere controversie tra vicini, in modo extragiudiziale, salvaguardando i buoni rapporti di vicinato e alleggerendo la mole di lavoro presso i tribunali. La maggior parte dei procedimenti in corso presso le aule giudiziarie italiane, infatti, riguarda controversie tra vicini. Il “confine” dovrebbe essere pretesto di condivisione e cordialità; invece, per piccoli fraintendimenti e per carenza di comunicazione, il confine diventa, per i vicini, causa di malumore e di astio, in pratica, di divisione.
Ma accogliere, nel proprio vicinato, le istanze di “Rioni Solidali” significa prevedere altre figure che contribuiscano a migliorare la qualità della vita attraverso una condivisione delle necessità. Altro operatore è l’Assistente Rionale che assume il compito di controllo, di manutenzione e di pulizia di piccoli tratti di strade, marciapiedi e di aiuole, affiancando l’attività degli operatori istituzionali destinati a quei compiti. Coinvolgendo pensionati e altri volenterosi, si incentiva la responsabilità sociale del cittadino che accudisce i suoi luoghi più prossimi: controllo dalla delinquenza, controllo del traffico veicolare, manutenzione e pulizia del quartiere sarebbero perseguiti, non da spersonalizzati e deresponsabilizzati operatori gestiti centralmente, ma dagli stessi residenti locali, realizzando una filiera corta della gestione pubblica.
In ogni rione, sono attivabili inoltre gli “Animatori Rionali” per realizzare attività di aggregazione destinate prevalentemente a bambini ed anziani.
Tutti gli operatori rionali descritti sono spesso volontari che, prestando il proprio tempo libero alla comunità, fruiscono del senso di condivisione con gli altri residenti del rione: nel tempo, alcune di queste figure possono diventare anche occasioni lavorative retribuite dai residenti.
Tra le opportunità previste, una serie di strumenti da realizzare, a cura dei residenti, per rafforzare il senso di comunità del quartiere: le “Feste di vicinato” , i “Mercatini Rionali o di Contrada” e “Baratto&Sbarazzo rionale”. Quest’ultima è una sorta di banca on-line degli oggetti da disfarsi e del tempo da scambiarsi, per facilitare l’incontro tra i bisogni e le disponibilità dei residenti che si concedono gli oggetti, ormai inutilizzati, o che si scambiano alcune prestazioni di tempo come, ad esempio, attività di babysitteraggio, piccoli aggiusti, lezioni private.
I “Mercatini Rionali” prevedono prodotti locali, agroalimentari e artigianali, ma anche oggetti usati: il tutto organizzato con una filiera corta innovativa, in quanto, non calati dall’alto, ma organizzati grazie all’interazione tra negozianti e residenti del rione.
Ma la costituzione dei Rioni Solidali prevede anche il sollecitare l’amministrazione pubblica al fine di realizzare una serie di iniziative volte a migliorare la vivibilità della zona, come la creazione di “Isole Pedonali Rionali”, che nell’insieme concretizzerebbero un “Arcipelago Pedonale”. Pedonalizzando e valorizzando, almeno una strada minore, in ogni rione, si consentirebbe la creazione di luoghi di aggregazione che potrebbero attirare cittadini anche da altri quartieri, andando a perseguire una mobilità turistica intraurbana. L’Isola Pedonale Rionale consentirebbe sempre, anche nei giorni feriali, a tutti i cittadini, soprattutto a bambini ed anziani, di raggiungere, a piedi e in sicurezza, un’area pedonale. Si eviterebbe che i cittadini percorrano, a piedi o in auto, alcuni km nello smog e nel traffico, per fruire poi di soli 1000 metri di passeggiata (salubre?) nel centro storico. Si consentirebbe maggiore visibilità a strade, ora caratterizzate da scarsa visibilità, aumentando anche la superficie dell’offerta commerciale della città. Col tempo, le varie zone pedonali si potrebbero collegare tra loro, creando una rete di isole pedonali (Arcipelago Pedonale) che consentirebbe una maggiore mobilità pedonale e ciclabile.
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