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Archive for the ‘Video’ Category

LUCCIOLE PER LANTERNE – LUCIÉRNAGAS POR LINTERNAS

Mario e Stefano Martone

film/documentario
logo Produzionidalbasso 

Un documentario su tre donne e la costruzione di cinque grandi dighe nella Patagonia cilena. Il documentario è in fase di realizzazione. Abbiamo attivato questa produzione dal basso per andare avanti nel progetto.
Funziona così: vi registrate, prenotate una (10 €) o più copie, senza pagare, e diventate nostri coproduttori. Solo se a febbraio avremo raggiunto la cifra che abbiamo fissato, sarete contattati per il pagamento (con postepay, paypal, bonifico bancario). All’uscita del film, nella primavera del 2012, vi sarà recapitato via posta il dvd.
Contiamo sul vostro sostegno!http://luccioleperlanterne.wordpress.com/

Sinossi

Nel 1981 Pinochet privatizza la quasi totalità delle risorse idriche in Cile. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua vengono ceduti a grandi imprese e multinazionali interessate a costruire grandi dighe per produrre energia idroelettrica ad uso delle miniere del nord.

Berta è una delle persone che negli anni ’90 ha perso la sua terra, insieme a centinaia di famiglie, costrette a lasciare le proprie case e ad assistere all’inondazione dei propri campi. Marisol subirà la stessa sorte se verranno realizzate le altre dighe che Enel intende costruire sui fiumi della Patagonia cilena, una delle maggiori riserve d’acqua dolce del pianeta. Claudia attraverso la sua trasmissione alla radio, dà voce alla loro angoscia e prova a resistere al gigante che sta per calpestare la Patagonia.

Tre donne, legate alla propria terra, che a centinaia di chilometri di distanza tra di loro condividono un dolore, una rabbia, un destino.

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ACQUA BENE COMUNE

Le radici e le ragioni del movimento per l’acqua bene comune in Italia. (altro…)

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Immagini relative al 22 e 23 ottobre presso la discarica di Sant’Arcangelo quando i 7 tir (sui 45 previsti) dei rifiuti napoletani vengono scaricati.

Le cronache da “contrada munnezza”
http://www.bmagazine.info/

La rivolta dei cittadini di Sant’Arcangelo Trimonte all’ingiusta ordinanza di Caldoro sugli sversamenti di rifiuti da fuori provincia è stata troppo pacifica per attirare la sete di sangue dei tg nazionali. L’anziano ferito con protesi al ginocchio e gli spintoni delle forze dell’ordine con lividi e qualche caduta non sono bastati nemmeno per stuzzicare il palato del tg3, da taluni chiamato con una certa benevolenza “regionale”. Eppure i cittadini di Sant’Arcangelo, di Paduli e degli altri paesi sanniti intervenuti avevano molto da dire. In questo reportage non ci sono camion bruciati (mi rammarico di deludere i navigatori piromani). Vi sono però parole brucianti, piene di verve critica e talvolta comica, permeate di orgoglio e tenerezza. Immalinconite dalla consapevolezza che “emergenza su emergenza…. siamo finiti veramente nella merda”. Fortunatamente, questa volta, l’intreccio tra protesta popolare e intervento istituzionale è riuscito a fermare lo stupro territoriale.

Reportage di Alessandro Paolo Lombardo.

Si ringrazia Margherita Ranaldo (www.levanteonline.net) per le riprese dell’ingresso dei camion osteggiato dalla popolazione

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Questo video (in inglese), suggerito da Marta Kocsis (LIPU Benevento), racconta delle vicissitudine che deve attraversare un sacchetto di plastica per arrivare al luogo dove, nell’oceano Pacifico, si unirà a tutti gli altri sopravvissuti alle discariche e agli inceneritori!

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Nel video, una particolare giornata vissuta dagli amici di San Salvatore Telesino (Città di Eufemia) in trasferta a Paduli.

“Serata di festa a casa Minicozzi. Abbiamo solo fatto asciugare il grano e sembravamo come tanti bambini ed eroi di chissà cosa…”

Musiche di Rino Gaetano, “Donde està el grano”.

Il video è stato proiettato venerdì, 23 luglio 2010, per i Colori del Cinema, presso l’aia di Maria Pia Cutillo, San Salvatore Telesino (NO inceneritore a San Salvatore T.)

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Pagine Utili (agli speculatori) – di Daniele Martinelli
Tra le tante migliaia di disoccupati che la televisione del regime nasconde, c’è anche la realtà di 40 cassintegrati di Pagine Utili, edito da Mondadori. Si sono riuniti in protesta a Milano in via Paleocapa, davanti alla storica sede della Fininvest per chiedere garanzie al loro futuro.
La storia. La vicenda riguarda la Pagine Utili srl della Società Editoriale Annuaristica Srl, costola di Publitalia e del gruppo Fininvest, il cui fondatore e amministratore delegato era il co-fondatore di Forza Italia Marcello Dell’ Utri.

Pagine utlili, nonostante gli utili li facesse davvero, è stata sempre mantenuta in perdita per poter usufruire dell’ aiuto economico di Fininvest, che in questo modo faceva girare ingenti somme di denaro a fronte di un formale giustificativo.
Esaurito lo scopo del giochetto Pagine utili è stata ceduta in due trance all’ ingegner Alessandro Falciai, già proprietario di DMT, che nell’aprile del 2008, con pochi spiccioli, l’ha acquisita accollandosi 40 milioni di euro di debiti. Dopo l’acquisto, Falciai ha subito speso altri 500 mila euro per ristrutturare l’azienda, che ha poi messo in liquidazione il 29 dicembre 2008. Dopo soltanto 8 mesi.

I lavoratori, che in quel periodo erano in ferie obbligate, hanno saputo della messa in liquidazione di Pagine utili da un articolo apparso sul “Sole 24 ore”. Sempre in quei giorni l’amministratore delegato della società è stato ricollocato alla DMT di Falciai, mentre altri dirigenti e funzionari sono tornati in Publitalia. Un altro ancora è finito all’ Expo 2015 per la modica cifra di 240 mila euro l’anno. Dirigenti che hanno continuato a percepire gli emolumenti anche dopo la messa in liquidazione di Pagine utili, che nel frattempo sono sparite dalla circolazione. Tra loro anche i senatori Massimo Palmizio e l’ex Romano Comincioli, entrambi del Pdl.

I 40 lavoratori cassintegrati dall’aprile del 2009, sono sul piede di guerra perché ritengono di essere stati usati da una società “servita a garantire loschi interessi di speculatori senza scrupoli”. Oggi, nonostante le promesse, si  ritrovano senza prospettive di impiego. Perciò si sono riuniti in protesta davanti alla sede Fininvest di via Paleocapa a Milano.
Dall’ultimo incontro avvenuto in Confcommercio il 14 maggio tra sindacati e dirigenza, non sono emerse iniziative da parte dei dirigenti Publitalia per ricollocare i dipendenti. Che rimarranno in cassa integrazione fino a fine 2010. Dopo di ché, salvo miracoli, dovranno arrangiarsi.

Ultimo dettaglio: al presidio di protesta nel centro di Milano non c’erano televisioni presenti. Nemmeno quelle locali.

http://www.danielemartinelli.it/2010/07/06/pagine-utili-agli-speculatori/

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Chiara Miressi, Ilenia Nicchiniello e Diana regalano abbracci per il corso Garibaldi di Benevento, il 2 maggio 2010.

A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve. “Free Hugs” (abbracci gratis ma anche liberi) è la reale e controversa storia di un ragazzo australiano: Juan Mann, un uomo ed il suo obiettivo, l’unico ed importante, quello di raggiungere una persona sconosciuta ed abbracciarla, illuminando e portando gioia alla vite di entrambi.
In questa epoca di separazioni sociali e di mancanza di contatti umani gli effetti della campagna di abbracci liberi lanciata da Juan Mann sono sensazionali.
E mentre Juan Mann, icona di una nuova umanità, spargeva la speranza per la città, la polizia e l’amministrazione pubblica vietarono la campagna per la diffusione degli abbracci. Quello che successe poi e di cui siamo testimoni rappresenta la vera essenza di una umanità che si unisce, unione che diventa un’onda e che si diffonde per il mondo divenendo fonte di ispirazione e di crescita. Furono raccolte 10.000 firme per chiedere di annullare i divieti, e il 22 settembre 2006 il filmato sugli abbracci di Juan Mann fu messo on-line su YouTube raggiungendo in un mese 4 milioni di download, tanti lo emularono ed il movimento dell’ “abbraccio libero” si diffuse nel il mondo.

L’abbraccio è un grandissimo dono che fai e ricevi.

L’organizzatore originale dell’iniziativa ha affermato che lo scopo degli “abbracci gratis” è semplicemente quello di offrire un atto casuale di gentilezza disinteressata.

Sito ufficiale: http://www.freehugscampaign.org

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Il Consiglio dei Ministri da il via libera all’apertura di una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, e i comitati vesuviani in lotta fanno sentire la loro voce.

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02 febbraio 2010 – Corriere del Mezzogiorno

Sodano: «Una densa nube di fumo
esce dal termovalorizzatore di Acerra»

L’ex senatore critico anche sulle modalità di controllo dopo che l’Osservatorio ha cessato le attività

NAPOLI – «C’è una densa colonna di fumo che esce dal camino dell’inceneritore, ma è solo la punta visibile di un problema che deve essere affrontato in tutta la sua drammaticità», denuncia Tommaso Sodano, responsabile nazionale ambiente del Prc, commentando le immagini contenute in un video amatoriale del 1 febbario, che mostra il cielo di Acerra invaso da una nube di fumo proveniente dall’impianto di località Pantano. «Quest’episodio riporta a galla per l’ennesima volta tutti i dubbi che abbiamo sollevato in questi mesi e che giacciono in un esposto-denuncia da me presentato alla Procura lo scorso 1 giugno. I dati sono allarmanti: dal 26 marzo, giorno dell’apertura dell’impianto, sono stati ben 191 (a fronte dei 35 previsti dalla legge) i giorni nei quali nella zona sono stati registrati sforamenti di Pm10, superiori al limite massimo», commenta Sodano.

OSSERVATORIO – «Inoltre siamo allarmati anche dalle modalità di controllo dell’impianto: lo scorso 31 dicembre per decreto l’Osservatorio sul termovalorizzatore ha cessato la sua attività, lasciando ora in mano all’A2A anche quest’aspetto. Non ci sembra corretto che sia l’azienda stessa a controllare il proprio operato. – puntualizza Sodano – Dove è finito il display coi dati in tempo reale delle emissioni che era stato promesso ad Acerra in piazza Duomo? Soprattutto che fine ha fatto la bonifica promessa che avrebbe dovuto riguardare una terra tanto martoriata, già prima dell’arrivo di quest’ecomostro?» «Tutte queste circostanze sconfessano qualora ce ne fosse ancora bisogno quanto ha affermato Bertolaso in questi mesi e ci inducono a ritenere che sia indispensabile un attento e severo controllo sul funzionamento dell’impianto da parte di un soggetto esterno. L’inceneritore – conclude Sodano – sta funzionando in spregio a tutte le norme ambientali comunitarie, ma anche di tutte le prescrizioni prese col comune di Acerra prima della sua apertura. In queste condizioni l’impianto funziona in regime di illegalità».

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In caso di mancata visualizzazione, cliccare su:
http://www.youtube.com/watch?v=7yA1TS07HuU


Il sito di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI)
http://www.domenicofiniguerra.it/

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Per andare sul sito di Altrabenevento:
http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=5478

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