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Archive for the ‘Centrale di Ponte Valentino’ Category

“Compra una quota di futuro per i tuoi figli”. Campagna a sostegno del Ricorso al TAR promosso dal WWF Italia avverso la centrale a turbogas a Ponte Valentino

Il 12 e 13 novembre, a piazza Torre, sottoscrizione di quote per procedere al ricorso

Il WWF Sannio, affiancato dalle Associazioni della Rete Arcobaleno, promuove la campagna di raccolta fondi “Compra una quota di futuro per i tuoi figli” a sostegno del ricorso presentato al TAR dal WWF Italia contro l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente alla società Luminosa il 26 luglio scorso per realizzare una centrale a turbogas nell’Area di Sviluppo Industriale di Ponte Valentino, nel territorio comunale di Benevento.

La campagna sarà una battaglia di civiltà contro una mega centrale della potenza di 385 mega watt che porterà i profitti in Svizzera e produrrà energia per le altre province, causando danni all’ambiente ed alla salute dei beneventani. L’impianto, se entrerà in esercizio, provocherà il surriscaldamento delle acque del fiume Calore e l’emissione nell’aria di CO2, biossidi e ossidi di zolfo, polveri sottili e ultrasottili che ricadrebbero in gran parte nelle vicinanze e nella conca beneventana, producendo gravi conseguenze sulla salute degli abitanti, come allergie, malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali, sul paesaggio e sull’ambiente, e  sull’economia del territorio almeno nelle vicinanze dell’impianto per la diminuzione del valore degli immobili e dei terreni e inficiando la sicurezza agro-alimentare della produzione locale.

Sarà un’azione di cittadinanza attiva per l’autodeterminazione del territorio contro un’opera voluta dalla Regione Campania e dal Governo centrale, sebbene avversata dal Comune e dalla Provincia di Benevento.

La raccolta fondi avrà come protagonisti i cittadini che mediante la sottoscrizione volontaria di quote da 5 euro parteciperanno al sostenimento del ricorso al TAR attivando una forma di tutela collettiva contro il funzionamento della centrale.

Sabato 11 e domenica 12 novembre, a Benevento, il WWF Sannio e le Associazioni della Rete Arcobaleno incontreranno i cittadini presso il gazebo informativo in piazza Torre, davanti alla Basilica di San Bartolomeo.

Le sottoscrizioni continueranno presso le sedi delle associazioni sostenitrici della campagna: WWF Sannio; Rete Arcobaleno Benevento; Lipu Benevento; GAS Arcobaleno Benevento; Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte; Lerka Minerka; Slow Food Benevento; La Cinta onlus; Januaria, natura e cultura; Emisfero Sud, Bottega del Commercio Equo; Comitato civico di San Salvatore Telesino; A Guardia dell’Ambiente, Guardia Sanframondi; La Città di Eufemia, San Lorenzello; Club Alpino Italiano, sezione di Benevento; E’ Più Bello Insieme, centro per disabili.

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Il “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino” aderisce alla manifestazione “Spegni la Luminosa” del 13 novembre 2010
 
Il “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino” aderisce alla manifestazione “Spegni la Luminosa” che, promossa dal “Comitato NO turbogas”, prenderà via dalla piazza Risorgimento di Benevento, sabato 13 novembre 2010, ore 9, per contrastare l’insediamento della centrale termoelettrica che recentemente ha ottenuto il parere favorevole della Regione Campania.
 
Il “Coordinamento”, che affiancherà anche altre eventuali proposte del “Comitato NO turbogas”, è composto dalle associazioni ecosolidali che già interagiscono in modo propositivo con il territorio, grazie alla Rete Arcobaleno, promuovendo un nuovo modello di sviluppo che, coerente con il XXI secolo, sia capace di nuova occupazionalità, di redistribuzione del reddito, di coesione sociale e di tutela ambientale.
 
La centrale Luminosa, voluta dalla Regione Campania, ma avversata dai nostri enti territoriali, produrrebbe inquinamento a danno di Benevento ed energia a favore di altri territori: non confacente con la vocazione del territorio sannita, ne inficerebbe lo sviluppo rurale e l’indotto turistico ambientale e culturale, unici comparti in espansione nel XXI secolo.
 
Si consideri che la soglia tollerabile di polveri pm10, che non può essere violata per più di 35 volte in un anno, è stata superata a Benevento, secondo le centraline di via Flora e dell’Ospedale civile, per ben 69 giorni, dal 1° gennaio fino al 9 novembre 2010. E’ presumibile che, una volta in funzione la centrale Luminosa, a causa delle sue emissioni, il numero dei giorni di sforamento sortisca un aumento considerevole: a quel punto, per ridurre la quota degli sforamenti, la nostra città dovrà utilizzare una circolazione stradale a targhe alterne. Solo a quel punto, la popolazione avrà una percezione diretta del danno, per la salute pubblica e per l’economia locale, causato dall’insediamento della centrale Luminosa.
 
 
Daniele Tufo
Portavoce del “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino”

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Perché essere contrari alla centrale termoelettrica a metano di Ponte Valentino (BN)

Lo stabilimento, bruciando metano a danno della salubrità pubblica locale, produrrà 400 MW di energia elettrica, in buona parte, a favore di altri territori e ricavi economici a beneficio di un’azienda svizzera. (altro…)

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Luminosa scrive ai candidati regionali:

– elencando gli enti napoletani che appoggiano la centrale di Ponte Valentino e tacendo degli enti beneventani contrari;

– spiegando il deficit energetico campano e tacendo che il Sannio assorbe solo il 5% del fabbisogno regionale.


Comunicato stampa 22 marzo 2010 di Luminosa
La Società che gestisce il progetto di centrale a gas a Benevento ha inviato ai candidati a Governatore della Campania e ai candidati di Benevento e provincia al Consiglio Regionale un documento che evidenzia i temi aperti nell’energia nella Regione.

Il 2013 è in particolare l’anno in cui il deficit energetico regionale dovrebbe essere colmato grazie alla realizzazione di una serie di iniziative di rafforzamento della produzione sia nel campo delle fonti tradizionali che di quelle rinnovabili. L’energia è una questione importante per la Campania, che tocca diversi aspetti: l’economicità e la sicurezza dell’approvvigionamento, il deficit tra produzione e consumo, la competitività delle imprese e le potenzialità occupazionali.

Luminosa ha le carte in regola per rappresentare una importante opportunità per contribuire all’azzeramento del deficit energetico e a una fornitura di energia sicura, non inquinante e a condizioni economiche vantaggiose. Per concludere l’iter di autorizzazione alla costruzione della centrale, Luminosa rimane in attesa della emissione formale dell’intesa Regionale dopo che il Ministero delle Attività Produttive ha chiarito nell’ultima Conferenze dei Servizi che tutte le osservazioni tecniche sollevate dagli enti locali (Comune e Provincia di Benevento) sono state
analizzate e non sono ostative al rilascio dell’intesa favorevole.

Il deficit energetico in Campania è conclamato e richiede misure urgenti anche per l’importanza dello sviluppo del parco energetico campano per l’intera economia del Mezzogiorno. Un rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile, pur certamente necessario e auspicabile, non è sufficiente a colmare il deficit. Secondo una autorevole fonte terza quale l’Istat la produzione interna lorda di energia elettrica dal 2001 al 2008 è complessivamente aumentata nel Mezzogiorno d’Italia, tranne che in Campania, che non rientra quindi tra le Regioni autosufficienti da punto di vista energetico nel nostro Paese. Nella regione la situazione è particolarmente critica con un deficit pari al 52,2% e nel Mezzogiorno si tratta dell’area con la produzione di energia più bassa in
rapporto alla popolazione: 19,4 gigawattora ogni diecimila abitanti (rispetto ai 96,1 della vicina Puglia) (fonte: Istat). 2 Sono state inoltre numerose già dagli ultimi mesi dell’anno scorso le prese di posizione da parte di
esponenti rappresentativi del territorio campano che hanno espresso parere favorevole a iniziative quali Luminosa, nel contesto di riduzione del deficit energetico.

Tra questi: Giorgio Fiore – Presidente Confindustria Campania; Maurizio Genito – Presidente Confapi Campania; Costanzo Jannotti Pecci – Presidente Federterme; Gaetano Cola -Commissario straordinario Camera di Commercio di Napoli e Presidente Unioncamere Campania; Emilio Alfano – Presidente Confapi Campania; Roberto Salerno – Ex Presidente gruppo Piccola industria di Confindustria Benevento; Lina Lucci – Segretario Cisl Campania.
In particolare queste personalità hanno messo in evidenza l’importanza di Luminosa, visti gli elevati costi dell’energia per le imprese campane e la loro necessità di importare buona parte del fabbisogno energetico. Sono state anche evidenziate le opportunità che Luminosa può offrire in termini occupazionali.

L’occasione di realizzare una centrale a tecnologia avanzata, non inquinante e che contribuisca a un approvvigionamento energetico a condizioni vantaggiose è dunque particolarmente concreta.
La costruzione della centrale prevede un importante stanziamento complessivo, una parte consistente del quale verrà investita da Luminosa direttamente sul territorio. Si tratta di un significativo investimento interamente privato che non richiede nessun contributo pubblico. In termini locali sono inoltre previste, sia ai sensi di legge che per iniziativa della società, compensazioni per il territorio che andranno ad interessare gli enti locali.

L’energia prodotta da Luminosa, che sarà offerta al sistema delle imprese locali, agli enti e ai cittadini, potrà garantire inoltre vantaggi in termini di un forte risparmio sulle bollette. È previsto inoltre lo sviluppo di uno specifico programma per la fornitura di energia termica sotto forma di calore e/o vapore alle aziende presenti nel distretto industriale e nella comunità locale, per circa 20 MWth.
Impotanti anche i benefici sul fronte dell’occupazione e dell’indotto. La costruzione dell’impianto richiederà l’impiego di circa 300 persone. Con la centrale a regime sarà possibile offrire occupazioni stabili e posizioni qualificate per diversi profili professionali, anche elevati e generare un importante indotto per almeno 100 posti di lavoro per tutto il ciclo di vita della centrale (20 anni).

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 Caro Cimitile, dopo la condanna, finalmente azioni concrete?

25 febbraio 2010

di Daniele Tufo *

Il Coordinamento delle Associazioni e dei comitati civici contro la Luminosa ringrazia il presidente Cimitile per la chiarezza con cui descrive l’emergenza democratica che la nostra provincia sta attraversando. La sua condanna della rimozione dello striscione contro la centrale della Luminosa non può che farci piacere.
Ma … quello che veramente gradiremmo, sarebbe l’effettivo impegno del presidente verso le autorità competenti per la restituzione del nostro striscione, in modo che esso possa essere riposizionato e continuare ad essere testimonianza della contrarietà ad un impianto inquinante ed inutile per il nostro territorio.
Gradiremmo, inoltre, che il presidente Cimitile facesse chiarezza, definitivamente, sulle azioni concrete che intende intraprendere per impedire la realizzazione della centrale Luminosa, in quanto rappresentante locale della coalizione di governo regionale. Non possiamo che constatare l’assenza della istituzione provinciale alle iniziative fin qui promosse da associazioni e movimenti contro la realizzazione della centrale.
Ci piacerebbe che il Presidente della Provincia, insieme a tutti i politici locali, si attivasse per organizzare una eclatante ed imponente manifestazione, insieme a tutti i cittadini, per la difesa del nostro territorio.
Se non può, che perlomeno ammetta onestamente la propria impotenza!

* Portavoce Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati civici contro la centrale della Luminosa

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Comunicato stampa di Altrabenevento del 19 febbraio 2010

Questa mattina la Polizia Giudiziaria ha notificato a Gabriele Corona, presidente di “Altrabenevento -associazione per la città sostenibile contro il malaffare” l’Atto della Procura della Repubblica di “convalida del sequestro dello striscione con la scritta ‘Pericolo Turbogas per colpa dei politici’ in quanto costituisce corpo del reato di cui all’art. 595 del codice penale (Diffamazione)”.

Lo stesso atto vale come “Informazione di Garanzia” a Gabriele Corona iscritto nel registro degli indagati perché avrebbe diffamato i politici locali criticandoli per non avere contrastato efficacemente la mega Centrale Elettrica prevista a Benevento.

Si tratta di un provvedimento incredibile, assolutamente immotivato che aggiunge altri elementi inquietanti al misterioso sequestro dello striscione di cui Gabriele Corona si è assunto la paternità. Il provvedimento del magistrato di turno è ancora più sorprendente, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa della Questura che senza fornire alcuna motivazione ufficiale sulla ragioni del sequestro, si è limitata a far sapere che lo striscione era stato rimosso perché non autorizzato ed istallato in zona di affissione vietata.

Ora invece si scopre che il telo è stato sequestrato per motivi del tutto diversi in quanto costituirebbe corpo del reato di DIFFAMAZIONE. Siamo davvero allibiti e veramente stentiamo a credere che la Magistratura di Benevento possa considerare reato la frase “Pericolo Turbogas per colpa dei politici” pur di convalidare un misterioso sequestro. Le critiche ai politici erano dettagliatamente spiegate in un volantino inviato sabato mattina alla DIGOS, distribuito nel centro della città e pubblicato dalla stampa, che però NON E’ STATO SEQUESTRATO.

Peraltro, per la DIFFAMAZIONE non si può “procedere di iniziativa” da parte della Polizia perché è necessaria la “querela di parte” e neppure vi erano i presupposti per il sequestro che si rende necessario quando può “alterarsi o disperdersi “ il corpo del reato.

Gabriele Corona ha issato lo striscione senza interruzione di pubblico servizio, turbativa, intralcio, pericolo, effrazione, danneggiamento o violazione di domicilio, e si è attribuito la responsabilità del gesto con un comunicato stampa su carta intestata accompagnato dalle foto del telo con la scritta incriminata. Quindi per dimostrare il presunto reato di DIFFAMAZIONE non era affatto necessario sequestrare lo striscione ed infatti, gli Ispettori della DIGOS intervenuti sul posto Sabato sera, alle 19 circa, non hanno proceduto in tal senso. Chi e perché ha pensato di farlo dopo la mezzanotte ?

Nel comunicato e nel volantino diffuso da Altrabenevento e dal “Coordinamento delle associazioni/comitati contro la centrale turbogas” è scritto “Tutti i parlamentari eletti nel Sannio (Costantino Boffa, Nunzia De Girolamo, Nicola Formichella, Cosimo Izzo, Mario Pepe e Pasquale Viespoli), i consiglieri regionali Luca Colasanto ed Ascierto Della Ratta, il Presidente della Provincia Aniello Cimitile, il Sindaco di Benevento Fausto Pepe, gli assessori all’Ambiente della Provincia e del Comune di Benevento, Gianluca Aceto ed Enrico Castiello, si sono dichiarati contrari al progetto della Luminosa, ma nessuno di loro ha incontrato il Ministro Scajola, il presidente della Regione Bassolino e l’Assessore regionale Riccardo Marone per rappresentare efficacemente la contrarietà della popolazione del Sannio alla Centrale della Luminosa.”

Quale di questi politici si sarebbe sentito diffamato ed avrebbe presentato la querela contro Gabriele Corona a mezzanotte di Sabato quando gli uffici sono chiusi?

Possibile che a Flumeri in provincia di Avellino, i politici e gli amministratori protestano insieme contro la Centrale a Turbogas fortemente inquinante ed invece a Benevento un ambientalista viene denunciato per aver fatto la stessa cosa ?

In attesa di verificare se ancora in questa città sono salvaguardate le libertà democratiche oppure se è stato instaurato un nuovo regime repressivo, comunichiamo che Sabato e Domenica prossimi, benchè già autorizzati, non provvederemo a raccogliere le firme contro la Centrale Elettrica da 400 mega watt, per evitare che qualunque nostra affermazione critica possa procurare altre assurde contestazioni di reato.

per il coordinamento di Altrabenevento – Alessandra Sandrucci

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COMUNICATO STAMPA del 15.02.10
Da emergenza ambientale a emergenza democratica: la Questura “sottrae alla cittadinanza”, durante la notte, il megastriscione contro la centrale di Ponte Valentino

La Questura di Benevento “sottrae di notte” il megastriscione che, in quanto issato di giorno, su proprietà comunale, poteva essere rimosso legittimamente su richiesta esclusiva del Sindaco di Benevento.

Tuttora, oggi, lunedì 15 febbraio, nonostante le nostre richieste ufficiali, non è dato sapere chi abbia generato, in assenza di motivi validi, l’ordine di rimozione dello striscione.  

Lo striscione esposto contro la centrale di Ponte Valentino, riportando la scritta “Pericolo turbogas per colpa dei politici”, esprimeva simbolicamente un interesse collettivo riconosciuto da tutti quegli esponenti politici che, rappresentando i sanniti, nelle istituzioni locali, regionali e nazionali di vari schieramenti politici, si sono dichiarati contro la centrale termoelettrica che la Luminosa srl vuole realizzare a Ponte Valentino.  

Pertanto, il Sindaco di Benevento, Fausto Pepe, se è il sindaco dei cittadini e non della politica, se è concretamente contro la centrale, come si è sempre dichiarato, deve dimostrarsi coerente pretendendo che la Questura di Benevento ripristini lo stato di fatto esistente prima dello sconsiderato intervento che, a danno dell’interesse pubblico, ha rimosso quello striscione che era strumento di sensibilizzazione pacifica e democratica.  

In attesa che questo ripristino avvenga, dimostrando una coerente vicinanza del governo cittadino agli interessi della popolazione locale, ogni settimana, solleciteremo questa nostra richiesta.  

Lo striscione in oggetto intendeva lanciare un allarme sulla possibilità che, nei prossimi giorni, si possa autorizzare l’insediamento, a Ponte Valentino, nell’area industriale del comune di Benevento, di una centrale elettrica turbogas da 400 megawatt. Questa, utile al fabbisogno energetico regionale e conveniente economicamente a una multinazionale svizzera, sarebbe realizzata a danno di quel territorio sannita, a vocazione rurale, ambientale e turistico, che assorbe solo il 5% del fabbisogno energetico regionale.  

Tale autorizzazione dovrebbe concludere un iter piuttosto tortuoso in cui sono emerse sostanziali lacune progettuali e notevoli rischi per l’ambiente e per la salute della popolazione locale, sia per le dimensioni, sia per la tipologia dell’impianto, evidenziate e documentate dalle associazioni e dai comitati, sia sulla stampa, sia alle istituzioni coinvolte nella procedura autorizzativa.  

Onde evitare inutili diffidenze tra la società civile e le forze dell’ordine, affinché queste prendano conoscenza dei principi ispiratori della società civile e della classe intellettuale del territorio in cui operano e affinché le stesse forze dell’ordine abbiano coscienza della minaccia che la Luminosa costituisce per la popolazione locale, sollecitiamo il Questore e il Prefetto di Benevento ad incontrare l’associazionismo locale.    

Daniele Tufo
per il Coordinamento delle associazioni e dei comitati contro la centrale di Ponte Valentino  

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Megastriscione contro la Centrale di Ponte Valentino:
la Questura “sottrae di notte” il megastriscione che, in quanto issato, di giorno, su proprietà comunale, poteva essere rimosso legittimamente solo su richiesta del Sindaco di Benevento. 
 
Lo striscione (12x6mt) issato, nel pomeriggio di sabato 13 febbraio, presso la Villa Comunale di Benevento, complice l’oscurità della notte, è stato sottratto dai Vigili del Fuoco, su richiesta della Questura. 
Sebbene il Sindaco non abbia richiesto la rimozione dello striscione issato su proprietà comunale, la Questura si intromette: non si vuole che si discuta della vicenda Luminosa.
Cosa nasconde questo affare deciso a Napoli, a scapito dei Beneventani?
 
Firma la petizione on line contro la centrale su: www.avampost.wordpress.com 

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Da “il Quaderno” del 14 febbraio 2010.
La Digos sequestra lo striscione ambientalista presso la Villa. Corona: rimozione sconcertante

Questa notte, gli agenti della Digos di Benevento hanno sequestrato lo striscione con la scritta “Pericolo Turbogas per colpa dei politici”, issato ieri pomeriggio, all’ingresso della Villa Comunale, dagli attivisti di Altrabenevento e del Coordinamento associazioni-comitati contro la Centrale Termoelettrica. Il mega striscione – per gli inquirenti – era sprovvisto di autorizzazione e occupava un luogo non destinato all’affissione.

Della cosa s’è molto risentito, Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento, uno dei due sodalizi promotori della protesta. “Quello striscione non creava pericolo ed è stato da me personalmente installato senza entrare nella Villa Comunale utilizzando i pali portabandiera con le relative carrucole, senza danneggiare nulla.

L’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’area, non ha ordinato la rimozione dello striscione e quindi non si comprende quale funzionario di polizia e per quale motivo ha addirittura chiesto, questa notte, il pronto intervento dei Vigili del Fuoco per rimuovere quel telo.

Si tratta di una decisione sconcertante, assolutamente immotivata che evidentemente merita un chiarimento da parte della Questura. A chi ha dato fastidio quella scritta contro le ambiguità dei politici locali? Perché la protesta civile contro un impianto fortemente inquinante viene addirittura considerata ’sovversiva’ al punto da impegnare agenti di polizia e vigili del fuoco, in piena notte, per censurare una scritta che certo non rappresenta alcun reato? Dobbiamo attenderci ora anche il sequestro dei volantini contenenti lo stessa frase impressa sullo striscione?”.

FONTE: IL QUADERNO

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Sabato pomeriggio (13.02.10), gli attivisti di Altrabenevento e del Coordinamento associazioni/comitati contro la Centrale Termoelettrica hanno issato innanzi alla Villa Comunale un grosso striscione con la scritta “Pericolo Turbogas per colpa dei politici”. Lo striscione intende denunciare l’atteggiamento degli amministratori e politici locali che pur essendosi dichiarati contrari al progetto di Centrale Elettrica a Turbogas che la società Luminosa vuole realizzare a Benevento, non si sono attivati per rappresentare efficacemente le ragioni di opposizione a quel progetto al Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola e al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Con il volantino distribuito ai cittadini incuriositi dalla protesta, le associazioni e i comitati civici hanno spiegato che l’impianto proposto per produrre energia elettrica da trasferire in altre province, è fortemente inquinante ed è simile a quello che la scorsa settimana è esploso negli Stati Uniti.

Il Consiglio provinciale e i Consigli comunali di Benevento, Pietrelcina e Paduli hanno votato contro il progetto della Luminosa, ma il Ministero dello Sviluppo Economico non vuole prendere in considerazione le numerose e motivate contestazioni alla centrale che non è prevista dal Piano Energetico della Regione e dovrebbe sorgere alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro, in una zona dichiarata “corridoio ecologico” su terreni assegnati illegittimamente dal Consorzio ASI.

Il Consiglio Regionale, su proposta del consigliere Ascierto Della Ratta, il 9 dicembre scorso ha votato all’unanimità contro la costruzione della Centrale a Turbogas a Benevento, ma la Giunta non ha ancora deliberato il parere negativo. Intanto il funzionario regionale, presente alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 16 dicembre, ha espresso parere favorevole al progetto della Luminosa.
Mentre i rappresentati politici ed istituzionali sanniti si sono limitati solo ad esprimere contrarietà formale, in Irpinia i rappresentati istituzionali, i parlamentari, le forze politiche e sindacali, oltre che i comitati civici si sono giustamente e seriamente mobilitati costringendo la Regione Campania a ritirare il parere favorevole già concesso per la Centrale Elettrica prevista a Flumeri.
E’ ora che anche nel Sannio i cittadini facciano sentire la loro voce FIRMANDO LA PETIZIONE contro la Centrale a Turbogas della Luminosa ed aderendo alla manifestazione di protesta che sarà organizzata a Benevento nel corso del mese di febbraio. La si può firmare anche on line all’indirizzo www.avampost.wordpress.com.

Per Altrabenevento – il presidente Gabriele Corona
Per il Coordinamento associazioni/comitati contro la Centrale Termoelettrica – il portavoce Daniele Tufo

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