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Archive for the ‘Città di Eufemia’ Category

 
Il GAF (Gruppo d’Acquisto Fotovoltaico) “Sole in Rete” incontra la cittadinanza beneventana
Giovedì, 24 novembre 2011, ore 18.30, Auditorium Sacro Cuore (chiesa dei Cappuccini, via Meomartini) (altro…)

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“Compra una quota di futuro per i tuoi figli”. Campagna a sostegno del Ricorso al TAR promosso dal WWF Italia avverso la centrale a turbogas a Ponte Valentino

Il 12 e 13 novembre, a piazza Torre, sottoscrizione di quote per procedere al ricorso

Il WWF Sannio, affiancato dalle Associazioni della Rete Arcobaleno, promuove la campagna di raccolta fondi “Compra una quota di futuro per i tuoi figli” a sostegno del ricorso presentato al TAR dal WWF Italia contro l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente alla società Luminosa il 26 luglio scorso per realizzare una centrale a turbogas nell’Area di Sviluppo Industriale di Ponte Valentino, nel territorio comunale di Benevento.

La campagna sarà una battaglia di civiltà contro una mega centrale della potenza di 385 mega watt che porterà i profitti in Svizzera e produrrà energia per le altre province, causando danni all’ambiente ed alla salute dei beneventani. L’impianto, se entrerà in esercizio, provocherà il surriscaldamento delle acque del fiume Calore e l’emissione nell’aria di CO2, biossidi e ossidi di zolfo, polveri sottili e ultrasottili che ricadrebbero in gran parte nelle vicinanze e nella conca beneventana, producendo gravi conseguenze sulla salute degli abitanti, come allergie, malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali, sul paesaggio e sull’ambiente, e  sull’economia del territorio almeno nelle vicinanze dell’impianto per la diminuzione del valore degli immobili e dei terreni e inficiando la sicurezza agro-alimentare della produzione locale.

Sarà un’azione di cittadinanza attiva per l’autodeterminazione del territorio contro un’opera voluta dalla Regione Campania e dal Governo centrale, sebbene avversata dal Comune e dalla Provincia di Benevento.

La raccolta fondi avrà come protagonisti i cittadini che mediante la sottoscrizione volontaria di quote da 5 euro parteciperanno al sostenimento del ricorso al TAR attivando una forma di tutela collettiva contro il funzionamento della centrale.

Sabato 11 e domenica 12 novembre, a Benevento, il WWF Sannio e le Associazioni della Rete Arcobaleno incontreranno i cittadini presso il gazebo informativo in piazza Torre, davanti alla Basilica di San Bartolomeo.

Le sottoscrizioni continueranno presso le sedi delle associazioni sostenitrici della campagna: WWF Sannio; Rete Arcobaleno Benevento; Lipu Benevento; GAS Arcobaleno Benevento; Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte; Lerka Minerka; Slow Food Benevento; La Cinta onlus; Januaria, natura e cultura; Emisfero Sud, Bottega del Commercio Equo; Comitato civico di San Salvatore Telesino; A Guardia dell’Ambiente, Guardia Sanframondi; La Città di Eufemia, San Lorenzello; Club Alpino Italiano, sezione di Benevento; E’ Più Bello Insieme, centro per disabili.

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Grazie alla squisita ospitalità di Luca Zolli, sabato 30 ottobre 2010, si è realizzata una cena capace di coesione nella comunità di Benevento EcoSolidale.

Molti dei presenti, fino a quel momento, si conoscevano solo tramite web, grazie alla lista di discussione Benevento EcoSolidale.
Luca ha tenuto banco con tutte le sue conoscenze filosofiche.
Buona parte dei cibi erano stati prodotti dall’azienda agricola Zolli di San Cumano, Benevento.

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Sabato e domenica, 18 e 19 settembre 2010 con Rete Arcobaleno.
Escursioni con Lerka Minerka e CAI Club Alpino Italiano BN
Laboratori della rinascita – Piazzetta dell’EcoVicinanza con associazioni ecosolidali, produttori locali e artigiani.
Giochiamo con lentezza. Musica e tavolate.

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L’acqua è ormai una merce. E con la benedizione di politici e media si appresta a diventare – da bene comune e diritto di tutti – un affare per pochi. Una torbida verità la cui fonte è la recente riforma dei servizi pubblici locali.  Questo libro ricostruisce la storia della privatizzazione dell’acqua in Italia dal 1994 a oggi, dimostrando come e perché la gestione pubblica degli acquedotti può essere la più efficiente.
 

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La “rivincita del contadino” secondo la Rete Arcobaleno che partecipa al convegno “Olivicoltura tra buone pratiche agricole e criteri ambientali”

La Rete Arcobaleno partecipa al convegno “Olivicoltura tra buone pratiche agricole e criteri ambientali adattati alle condizioni locali”. Il convegno, promosso dall’Associazione Olivicoltori Sanniti, si terrà lunedì, 22 marzo 2010, ore 9.00, presso la sede della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, in via delle Puglie, 34, Benevento.

Il dibattito, moderato da Giuliano Martino, presidente AOS, prevede un intervento dell’agronomo Luca Zolli,  sulle “Tecniche agronomiche in olivicoltura a basso impatto ambientale” e un intervento di Alessio Masone della Rete Arcobaleno su “Sostenibilità ambientale e qualità della vita in agricoltura”.

A seguire, gli altri interventi in rappresentanza della “Rete Arcobaleno per un’economia ecosolidale”:

– Roberto Pellino – Lerka Minerka, associazione di naturalismo paesistico;

– Tullio Zullo – La Cinta Onlus, associazione per il recupero della relazione uomo-animale;

– Mario Festa – Città d’Eufemia, nodo di economia solidale; 

– Nicola Sorbo – Associazione Città Paesaggio;

– Alessio Masone su “BN Km Zero, distretto di economia ecosolidale”, “MOC MOneta Corta“, “GAS Arcobaleno, Gruppo d’Acquisto Solidale”.

Successivamente, le considerazioni degli agricoltori e dei convenuti.

Mentre, nelle sedi accademiche, ci si attarda a dibattere di uno sviluppo agricolo improntato all’internazionalizzazione dei mercati, dando credito a un modello, ormai, in recessione e che ha avvantaggiato un’economia sovraterritoriale, a danno delle risorse economiche, sociali e ambientali dei territori, le associazioni ambientaliste sannite propongono percorsi proporzionati a quella nuova economia che sta innescando inediti assetti tra sviluppo economico e identità dei territori, tra nuova occupazionalità e sostenibilità ambientale.

Dopo il declino di un modello economico fondato sui sistemi di scala e sull’estrema mobilità delle merci, assisteremo alla “rivincita del contadino”: una nuova economia che, basata sulla centralità della persona, sulle comunità locali, sul paradigma della filiera corta nelle relazioni produttive e sociali, genera, da una parte, sviluppo a favore dell’impresa locale e una sicurezza alimentare a favore del consumatore, dall’altra parte, promuove uno sviluppo identitario dei territori e una vivibilità dei luoghi quotidiani.

Laddove le istituzioni risultano incapaci di soluzione, si prefigura un contesto sociale in cui i piccoli imprenditori, agricoli e commerciali, diventano le energie strategiche per quel nuovo corso capace di agevolare i livelli occupazionali, una giustizia sociale, una redistribuzione del reddito, una coesione sociale, un legame con il territorio. 

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Quando asini e clown presero il posto degli eroi: la “Marcia per il territorio” contro la centrale di Ponte Valentino
Un nostro concittadino, su un blog, ha scritto, con soddisfazione masochistica, che, alla “Marcia per il territorio contro la centrale di Ponte Valentino”, realizzata l’8 dicembre 2009, compresi gli asini e i clown, fosse presente un esiguo numero di partecipanti.

La manifestazione (marcia e raccolta firme) era di opposizione all’insediamento di una centrale termoelettrica che produrrebbe 400 megawatt a beneficio del deficit energetico regionale, ma che pregiudicherebbe un territorio, quello sannita, che assorbe solo il 5% del fabbisogno energetico campano. Se i beneventani accorrono a frotte, solo quando ci si schiera pro o contro Berlusconi o quando si voglia godere dell’ennesimo cinepanettone o quando la città ospita artisti e scrittori imposti dai media nazionali, non è un’evenienza a demerito della manifestazione contro la centrale, ma una manchevolezza a disonore di una popolazione troppo impegnata in cose lontane dalle proprie esigenze primarie (diritto a un’aria, a un’acqua e a un cibo salubri, diritto del contadino a coltivare la propria terra producendo in sicurezza alimentare).

Quelli che combattono per tutelare la salubrità del territorio (la centrale, matematicamente, procurerebbe un incremento dell’incidenza delle malattie tumorali) e la vocazione rurale del Sannio (il 45% delle imprese sannite sono aziende agricole) sono un esiguo numero di individui, come erano solo una piccola minoranza della popolazione quelli che, durante il nazismo, presero posizione, in Germania, contro lo sterminio degli ebrei, come erano in pochi quei partigiani che, a rischio della propria vita, si opposero al nazifascismo.

Qui, da noi, con minimi sacrifici, è possibile tutelare il proprio territorio (e quindi sé stessi) da una strategia che, decisa da lontano, dalle convenienze di partiti e di grandi aziende, con la collaborazione, anche omissiva, degli amministratori locali, vuole, nel corso degli anni, minare le nostre risorse primarie, con progetti che nascono d’imperio, uno all’anno, fra discariche regionali, centrali elettriche, piattaforme logistiche, megaparcheggi, privatizzazione dell’acqua. Eppure, la nostra popolazione è incapace di prendere posizione perché, ormai, questa vive, come in un perpetuo “Grande fratello”, anche quando crede di opporsi all’omonima trasmissione televisiva, frequentando teatri e musei.

La condizione di cittadinanza nasce dalla relazione con un territorio specifico: se non siamo capaci di avere un rapporto consapevole con esso, come possiamo essere cittadini italiani che abbiano da esprimere sulla società e sulla politica nazionali?
Se non abbiamo coscienza del legame con la terra più vicina a noi, cosa possiamo individuare, nei nostri viaggi, in terre lontane da noi?
Se abbiamo perso l’esercizio a godere dei colori, degli odori e dei suoni della nostra terra, cosa possiamo fruire da pittori, poeti e musicisti?

Dove sono quegli uomini colti che, durante la fruizione di un libro o di un film sulla shoah, si dimostrano contro il male gratuito, ma solo con il senno di poi, quando i danni sono ormai irreparabili, quando tutto è acclarato?

Verranno fuori quegli intellettuali, anche questa volta, col senno di poi, quando tutto sarà irreparabile, quando anche le persone più insipienti avranno coscienza della distruzione dei beni primari di un popolazione?

Se la manifestazione contro la centrale era connotata dalla presenza di clown e di asini, gli individui e gli animali più miti e più umili, forse, è già troppo tardi, già tutto è acclarato: televisioni e giornali hanno reso la popolazione locale  incapace, più di clown e di asini, nel prendere posizione?

Alessio Masone
per il “Coordinamento delle associazione e dei comitati contro la centrale di Ponte Valentino”  

 

Marcia per il territorio – Ponte Valentino – Foto di Marcello Stefanucci

 

Marcia contro la centrale - Foto di Marcello Stefanucci

  

Marcia per il territorio contro la centrale - Foto di Mariapia Cutillo

  

Marcia contro la centrale - Foto di Camillo Fragnito

  

Marcia per il territorio contro la centrale - Foto di Camillo

 

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Il programma della giornata prevede, alle ore 8.30, un raduno a Benevento, in piazza Risorgimento; alle ore 9,30, un raduno a Morcone, nel parcheggio del supermercato Eurospar. Alle ore 10,00, è prevista la partenza per raggiungere il sentiero che porterà al “Ponte della Vedova” (se il tempo sarà clemente, si potrà proseguire per contrada Macchia). Al ritorno, ore 13,30, festeggiamento presso l’Auditorium San Bernardino.

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BENEVENTO ECOSOLIDALE MAGAZINE

Il personaggio delle associazioni
Carmela Longo, tra i paesaggi di dentro e i paesaggi di fuori 

Il verticismo delle emozioni è contro il benessere del territorio
di Alessio Masone – Rete Arcobaleno

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Un autunno ricco di appuntamenti nell’Oasi WWF “Montagna di Sopra” di Pannarano
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Contro il vandalismo, la cura del bene comune
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L’animale va a scuola
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