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A Sant’Arcangelo Trimonte incontro provinciale su “La democrazia dell’acqua e gli altri referendum”, 31 maggio 2011
Programma (formato testo) Continua a leggere »

Festa dell’OASI  WWF del Lago di Campolattaro
formato testo Continua a leggere »

ACQUA BENE COMUNE

Le radici e le ragioni del movimento per l’acqua bene comune in Italia. Continua a leggere »

Venerdi 29 aprile 2011, ore 20,30, presso Libreria Masone di Benevento


Il Comitato Referendario Sannita 2 Sì
per l’Acqua Bene Comune

organizza la proiezione in contemporanea nazionale del film

Water Makes Money
Come le multinazionali fanno profitti sull’acqua
di Leslie Franke e Herdolor Lorenz Continua a leggere »

La Rete Arcobaleno sulle consultazioni amministrative 2011

Premessa
L’avvento del nuovo secolo coincide con la fine delle opportunità promosse dai sistemi di scala applicati ai processi economici e alle organizzazioni sociali.

Ne consegue un crollo del centralismo produttivo, quello che aggregava le grandi aree metropolitane, che porta con sé anche un crollo del centralismo ideologico: oggi, le province e la filiera corta sono portatrici di un nuovo modello di sviluppo che, diffusamente e in modo reticolare, è capace di nuova occupazionalità, redistribuzione del reddito, coesione sociale e tutela ambientale.

Come i territori, fino ad oggi periferici ai grandi centri urbani, sono ormai attori del cambiamento, così il cittadino è capace di cambiamento dal basso. Questo non consiste negli attivisti delle associazioni e nei comuni cittadini che prendono il posto degli assessori. Il cambiamento dal basso comporta che il cittadino mettendosi in discussione negli stili di vita, realizzando pratiche quotidiane responsabili, modifica il sentire comune della popolazione: visto che gli uomini politici, ma anche i corrotti, gli arrivisti e i criminali sono parte integrante della stessa popolazione (comprano nei nostri stessi supermercati, frequentano i nostri stessi luoghi di villeggiatura), questi individui assorbiranno quel cambiamento nel proprio sentire.


Considerando questa premessa, la Rete Arcobaleno evidenzia che l’esito delle prossime consultazioni amministrative non sia rilevante in quanto tutte le forze candidate sono accomunate da un omologante e superato modello di sviluppo che vorrebbe Benevento sempre più simile a quelle grandi aree metropolitane ormai fallimentari anche in termini economici. In questo contesto, anche lo stesso indagare su un’eventuale incoerenza dei candidati che si spostano da uno schieramento all’altro diventa superfluo.

Per le stesse ragioni, la Rete Arcobaleno non prevede che qualcuno dei suoi membri si candidi alle prossime consultazioni amministrative. Se qualcuno, proveniente dal mondo dell’ambientalismo e del volontariato collegato alla nostra rete, vorrà candidarsi, lo farà a titolo personale e determinando una scelta di campo con cui rinuncia a rappresentare il cambiamento dal basso. Nell’attuale contesto sociale, chiunque, proveniente dall’associazionismo, si candidi porterebbe solo credibilità a un modello di democrazia rappresentativa che non ha più senso di esistere.

Consideriamo, inoltre, fuorviante, nel secolo del cambiamento dal basso, ipotizzare che una lista di candidati possa esprimere la società civile.

Sebbene possa sfuggire ai molti, stiamo attraversando un cambiamento epocale: se navighiamo nel web, quello indipendente e biodiverso, non quello delegato ai social network, possiamo appurare che esistono fermenti rappresentativi di una nuova cittadinanza responsabile, quella che, capace di cambiamento, mette in pensione quegli intellettuali che, dediti prevalentemente alla delega, nella fruizione di giornali, del web, di teatri e di musei, anche quando credono di protestare, risultano custodi dello status quo.

Una società civile proporzionata al XXI secolo, non delegando agli altri la responsabilità politica e penale di un malessere collettivo, non si riconosce neanche nei giustizionalisti che, disinteressati a proporre un modello di sviluppo alternativo, appaiono prevalentemente interessati a guadagnarsi credibilità a spese degli altri, tra l’altro, con un’aggressività incoerente con il bene comune.  I giustizionalisti non vogliono cogliere che, quando si commette un reato o anche un’ingiustizia, non ravvisabile come reato, la responsabilità è dell’intera comunità: il reo del singolo delitto rappresenta l’anello più debole della comunità e costituisce la fenomenizzazione di un malessere collettivo che può risolversi realmente solo con una popolazione che si mette in discussione.

I portatori di cambiamento, impegnati in prima linea, agendo in prima persona, nelle emergenze rifiuti, nella filiera corta, nei gruppi d’acquisto solidale, nel commercio equo e solidale, nell’acqua pubblica, nell’inclusione sociale, nell’integrazione degli immigrati, esprimendo un nuovo sentire collettivo che riflette nella pratica quotidiana una continuità con ogni aspetto del bene comune, mettono in pensione anche un antiquato associazionismo fatto di retorica e di presenzialismo.

La Rete Arcobaleno, grazie all’apporto di Art’Empori, considera come tassello fondamentale del cambiamento dal basso quel sentire femminile che, nonostante l’omologazione in corso, si differenzia ancora da quello maschile. Mentre qualcuno ancora promuove le quote rosa, dando per scontato che il modello da perseguire sia quello maschile, noi riscontriamo nel pensiero della differenza femminile, come in altre forze finora minoritarie, una risorsa immunitaria in risposta al crollo del modello culturale occidentale che è stato sempre permeato dal sentire maschile.

Se epurato da millenni di condizionamenti del pensiero unico, il mondo femminile, lontano dalla scena pubblica, portatore di cooperazione, solidarietà e cura, può aiutarci a comprendere che il mondo si trasforma realmente tramite le emozioni quotidiane e non tramite gli eventi calati dall’alto.

Alessio Masone
Cofondatore della Rete Arcobaleno

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A San Giorgio la Molara (BN ), giornata sulla valorizzazione delle aree interne per presentare “Entroterra”, portale di promozione del territorio. 26 marzo 2011.
Entroterra, il portale di informazione e promozione del territorio sannita, organizza una giornata dedicata alle aree interne che si svolgerà sabato, 26 marzo 2011, in parte sulle tracce dell’antico tratturo e in parte dibattendo sulle opportunità della filiera corta e dello sviluppo rurale. Continua a leggere »
Benevento, 05-03-2011 19:50
Riprende con virulenza la lotta interna al Centro Servizi di Volontariato. Ma ora c’è anche una sentenza del giudice…
Dice il movimento “Giù le mani dal volontariato”: L’impressione è che si voglia solo proteggere una gestione “ristretta” dell’importante e sostanzioso budget che ammonta a circa 700mila euro l’anno…
Redazione Gazzetta di Benevento Continua a leggere »

 

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 di Nello Trocchia – Il Fatto Quotidiano – 10 febbraio 2011

L’entrata in vigore del sistema di tracciabilità del rifiuto è stata prorogata al giugno prossimo, ma intanto sono scomparse le sanzioni per le violazioni nel trasporto di rifiuti pericolosi. Continua a leggere »

Mercoledì, 29 dicembre 2010, ore 20,30, presso il Caff’Emporio della libreria Masone di Benevento, le associazioni della Rete Arcobaleno organizzano la Festa degli Auguri Arcobaleno, serata della coesione sociale con le comunità di Benevento EcoSolidale e di Art’Empori.
 
L’evento prevede una Tombola BioDiversa che, condotta dall’attore Peppe Fonzo, sarà caratterizzata da premi del Commercio Equo e Solidale e da contenuti ecosolidali.
 
A seguire, si realizza “Acqua fresca”, canzoni di satira sociale con Fiore Ranauro e la fisarmonica di Fabiano Iscaro.
 
Nel corso della serata, verranno proiettate a ciclo continuo le foto che descrivono gli eventi realizzati, durante il 2010, dalle associazioni Lerka Minerka, CAI Benevento, Clown Dottori, Centro E’ più bello insieme, Bmagazine, Rete Arcobaleno.

Nell’ambito della rassegna “I colori del cinema, rassegna della biodiversità e della coesione sociale”, venerdì, 26 novembre 2010, ore 20,30, presso la libreria Masone Alisei di Benevento, Bmagazine, rivista per un’informazione partecipata, e il CODISAM, comitato difesa salute e ambiente di Sant’Arcangelo Trimonte, proietteranno alcuni video di loro produzione. Continua a leggere »

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Il “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino” aderisce alla manifestazione “Spegni la Luminosa” del 13 novembre 2010
 
Il “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino” aderisce alla manifestazione “Spegni la Luminosa” che, promossa dal “Comitato NO turbogas”, prenderà via dalla piazza Risorgimento di Benevento, sabato 13 novembre 2010, ore 9, per contrastare l’insediamento della centrale termoelettrica che recentemente ha ottenuto il parere favorevole della Regione Campania.
 
Il “Coordinamento”, che affiancherà anche altre eventuali proposte del “Comitato NO turbogas”, è composto dalle associazioni ecosolidali che già interagiscono in modo propositivo con il territorio, grazie alla Rete Arcobaleno, promuovendo un nuovo modello di sviluppo che, coerente con il XXI secolo, sia capace di nuova occupazionalità, di redistribuzione del reddito, di coesione sociale e di tutela ambientale.
 
La centrale Luminosa, voluta dalla Regione Campania, ma avversata dai nostri enti territoriali, produrrebbe inquinamento a danno di Benevento ed energia a favore di altri territori: non confacente con la vocazione del territorio sannita, ne inficerebbe lo sviluppo rurale e l’indotto turistico ambientale e culturale, unici comparti in espansione nel XXI secolo.
 
Si consideri che la soglia tollerabile di polveri pm10, che non può essere violata per più di 35 volte in un anno, è stata superata a Benevento, secondo le centraline di via Flora e dell’Ospedale civile, per ben 69 giorni, dal 1° gennaio fino al 9 novembre 2010. E’ presumibile che, una volta in funzione la centrale Luminosa, a causa delle sue emissioni, il numero dei giorni di sforamento sortisca un aumento considerevole: a quel punto, per ridurre la quota degli sforamenti, la nostra città dovrà utilizzare una circolazione stradale a targhe alterne. Solo a quel punto, la popolazione avrà una percezione diretta del danno, per la salute pubblica e per l’economia locale, causato dall’insediamento della centrale Luminosa.
 
 
Daniele Tufo
Portavoce del “Coordinamento delle associazioni contro la centrale di Ponte Valentino”

Perché essere contrari alla centrale termoelettrica a metano di Ponte Valentino (BN)

Lo stabilimento, bruciando metano a danno della salubrità pubblica locale, produrrà 400 MW di energia elettrica, in buona parte, a favore di altri territori e ricavi economici a beneficio di un’azienda svizzera. Continua a leggere »

Immagini relative al 22 e 23 ottobre presso la discarica di Sant’Arcangelo quando i 7 tir (sui 45 previsti) dei rifiuti napoletani vengono scaricati.

Le cronache da “contrada munnezza”
http://www.bmagazine.info/

La rivolta dei cittadini di Sant’Arcangelo Trimonte all’ingiusta ordinanza di Caldoro sugli sversamenti di rifiuti da fuori provincia è stata troppo pacifica per attirare la sete di sangue dei tg nazionali. L’anziano ferito con protesi al ginocchio e gli spintoni delle forze dell’ordine con lividi e qualche caduta non sono bastati nemmeno per stuzzicare il palato del tg3, da taluni chiamato con una certa benevolenza “regionale”. Eppure i cittadini di Sant’Arcangelo, di Paduli e degli altri paesi sanniti intervenuti avevano molto da dire. In questo reportage non ci sono camion bruciati (mi rammarico di deludere i navigatori piromani). Vi sono però parole brucianti, piene di verve critica e talvolta comica, permeate di orgoglio e tenerezza. Immalinconite dalla consapevolezza che “emergenza su emergenza…. siamo finiti veramente nella merda”. Fortunatamente, questa volta, l’intreccio tra protesta popolare e intervento istituzionale è riuscito a fermare lo stupro territoriale.

Reportage di Alessandro Paolo Lombardo.

Si ringrazia Margherita Ranaldo (www.levanteonline.net) per le riprese dell’ingresso dei camion osteggiato dalla popolazione

Grazie alla squisita ospitalità di Luca Zolli, sabato 30 ottobre 2010, si è realizzata una cena capace di coesione nella comunità di Benevento EcoSolidale.

Molti dei presenti, fino a quel momento, si conoscevano solo tramite web, grazie alla lista di discussione Benevento EcoSolidale.
Luca ha tenuto banco con tutte le sue conoscenze filosofiche.
Buona parte dei cibi erano stati prodotti dall’azienda agricola Zolli di San Cumano, Benevento.

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foto di alessio masone


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Venerdì, 15 ottobre 2010, ore 20.30, presso la libreria Masone Alisei di Benevento, con il tema “Il Clown, un virus politico?”, la Comunità RNCD Clown Dottori di Benevento, sarà protagonista de “I colori del cinema”, rassegna della biodiversità e della coesione sociale.

Introduce la serata Enzo Maddaloni (Nanosecondo, Clown Dottori Benevento) che presenta la Comunità RNCD Clown Dottori di Benevento. L’evento prevede la proiezione di “Clown in Kabul”, film che documenta la missione di un gruppo di medici e clown dottori a Kabul, nel 2002. La visione del film è consigliata a un pubblico adulto.

Intervengono Stefano Moser, coregista del film, e Serena Roveta, clown che ha partecipato alla missione.

A seguire, un aperitivo del territorio che consolida l’attitudine aggregativa della rassegna.

I colori del cinema che si proiettano nelle coscienze” è una rassegna della biodiversità e della coesione sociale che, tramite la Rete Arcobaleno, coinvolge numerose associazioni ecosolidali e culturali del territorio beneventano.

Un brano del film http://www.youtube.com/watch?v=3bkr7Fd3rJs

http://www.girodivite.it/Il-Clown-Shady-va-a-fare-la-pace.html

http://radunonazionaleclowndottori.blogspot.com/2010/10/i-colori-del-cinema-15-ottobre-2010.html